08/08/2008 09:04 |
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| | | Post: 5.282 | generale minore | capitano maggiore | | OFFLINE |
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Vittorie per caso
Non sempre il successo arride allo stratega più capace o all'esercito più numeroso. Molto dipende dalla sorte
Da: Focus storia n.18
Napoleone Bonaparte una volta disse: "Non mi interessano i generali capaci, ho bisogno di generali fortunati!". Se uno dei condottieri più abili e geniali della Storia era di questa opinione, abbiamo la misura di quanto il caso possa essere detrminante quando due eserciti si scontrano.
Segue un articolo nato da una discussione sul fatto che nei giochi di strategia serva la fortuna o no, qui troverete le risposte. [Modificato da Monese 08/08/2008 09:05] |
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09/08/2008 21:23 |
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| | | Post: 480 | stratega | cavaliere minore | | OFFLINE | |
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allora avevo ragione!
in uno scontro tattico anche la fortuna ha il suo peso! |
09/08/2008 21:30 |
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| | | Post: 5.282 | generale minore | capitano maggiore | | OFFLINE |
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aspetta di leggere il resto dell'articolo |
11/08/2008 08:03 |
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| | | Post: 5.282 | generale minore | capitano maggiore | | OFFLINE |
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Ne sapeva qualcosa Pirro, considerato uno dei generali più capaci m asfortunati dell'antichità. Sbarcato in Italia per contrastare l'espansione romana, portò con se dall'Asia una ventina di elefanti, spaventose creature sconosciute alle popolazioni latine. Nelle prime battaglie contro i Romani, i pachidermi furono sufficienti da soli a determinare le sorti dei combattimenti, gettando scompliglio tra le legioni. Tuttavia nella decisiva battaglia di Benevento (275 a.C.), proprio nel momento determinante dello scontro, un giovane elefante, terrorizzato dalle lance dei Romani, iniziò a correre per il campo in cerca della madre. Purtroppo fra lui e lei c'era di mezzo la falage di Pirro, che fu travolta sul fianco dall'esemplare impazzito. [Modificato da Monese 11/08/2008 08:08] |
11/08/2008 08:23 |
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| | | Post: 480 | stratega | cavaliere minore | | OFFLINE | |
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la disfatta di pirro!!! |
12/08/2008 09:25 |
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| | | Post: 5.282 | generale minore | capitano maggiore | | OFFLINE |
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Con le pazzie del clima dovette invece fare i conti il potente Kublai Khan, erede del vasto impero mongolo, che sul finire del XIII secolo rivolse le sue mire espansionistiche verso il piccolo e diviso Giappone feudale. Dopo un primo tentativo di invasione fallito nel 1274, Kublai ordinò l'allestimento di una potente flotta. Nel 1281 più di 140mila soldati (in gran parte Cinesi, allora sottomessi ai Mongoli)furono caricati su oltre 4 mila imbarcazioni e fecero rotta verso la baia di Hakata(oggi Fukuoka).
I samurai giapponesi, consci della propria inferiorità numerica, avevano costruito una specie di "muro" che correva lungo quasi tutta la baia e riusciro a respingere il primi assalti della avanguardie mongole. Quando però videro comparire all'orizzonte l'intera flotta del khan, capirono ceh nè la loro proverbiale determinatezza, nè il muro avrebbero potuto reggere all'impatto. Nonostante ciò, invocati i loro numi tutelari, si prepararono a vender cara la pelle. Forse qualcuno ascoltò quelle preghiere, perchè il 14 agosto un tifone si scatenò sul tratto di mare occupato dalle imbarcazioni mongole: sembra ceh solo 200 di esse sopravvissero alla terribile tempesta che per 2 giorni devastò la zona. Con l'aiuto di quel "vento divino" ( kamikaze) gli invasori erano sconfitti. |
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